domenica 30 settembre 2012

LA CORRUZIONE IN ITALIA.


La Corte dei Conti  attribuisce alla corruzione, che fino a qualche anno fa veniva utilizzata per finanziare illegalmente i partiti e che oggi sembra destinata soprattutto all’arricchimento personale, la maggiore responsabilità del nostro debito pubblico.
 Nel luglio del 1992, durante la fase più calda di “tangentopoli”, nel merito così si esprimeva il filosofo Lucio Colletti: “Non è la corruzione pura e semplice, fenomeno endemico in tutti i sistemi politici del mondo, la vera essenza del dramma, ma la corruzione intrecciata con l’irresponsabilità politica. Per esecrabili che siano, le tangenti rappresentano poco o nulla di fronte allo scempio del Paese ed al saccheggio sistematico delle risorse dello Stato che la Classe Politica ha compiuto e continua a compiere in anni di clientelismo irresponsabile, di demagogia populista e di finanza furfantesca.”

 

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