In
Africa etnie e tribù hanno attraversato i secoli in maniera impenetrabile e
dunque incomprensibile: una cosa è però evidente, dove non hanno convissuto, si
sono massacrati.
Non
vanno certo omesse le responsabilità delle potenze coloniali europee, che
durante tutto l’ottocento e fino alla Seconda guerra mondiale sono state molte,
anche se, almeno formalmente, si sono interrotte cinquanta, sessanta anni fa.
Dopo
un lungo periodo di dittature, e dopo la delusione delle cosiddette “Primavere
Arabe” oggi è chiaro il coinvolgimento,
nel dramma africano, delle classi dirigenti locali divergenti in tutto:
chi vince domina, ruba, saccheggia; chi perde deve fuggire, è imprigionato,
ucciso.