martedì 26 novembre 2013

PROTEZIONISMO VS LIBERISMO.


Una male intesa idea del libero mercato ci ha portati a credere che le nostre industrie potessero competere con quelle dei Paesi in via di sviluppo, dove una protezione sociale uguale a zero, si somma ad  inesistenti  regole per la difesa dell’ambiente:  ne consegue un costo del lavoro  enormemente inferiore a quello  delle nostre aziende.
Ciò ha spiazzato le  filiere produttive soprattutto nei settori di largo consumo, alimentando   un mercato  di merci a bassissimo costo: l’analisi costi/benefici per i consumatori va certamente fatta, ma solo nel tempo e solo nel suo insieme.
La nostra economia non può rifugiarsi nel protezionismo, ma  neppure può essere penalizzata da un concerto di cattive regole (o di nessuna regola).
Dobbiamo coniugare liberismo e protezionismo con un mercato necessariamente imperfetto.