Dietro
le bugie nascondiamo una certa disistima per noi stessi. La realtà non ci piace
e tentiamo di cambiarla. In qualche caso mentendo si spera di evitare una
critica o una punizione (anche se qualcuno sostiene che la miglior bugia rimane
la verità, perché inconfutabile).
La
favola di Pinocchio, che fa perno sulle bugie del protagonista, si può leggere
anche in versione pedagogica: il burattino inventa finche è incerto sulla
propria identità, quando finalmente diventa un ragazzino in carne ed ossa
guarisce dalla sua insicurezza e non ha più la necessità di mentire.
Altro
discorso andrebbe fatto per i professionisti della bugia, politici in primis,
per i quali la menzogna è uno strumento di lavoro.