sabato 7 luglio 2012

COSI' VA IL MONDO.

Spesso si attribuiscono alla volontà di singole persone o gruppi politici  i grandi cambiamenti della storia. Se questo fosse vero passeremmo da un totalitarismo ad un altro.
E vero al, contrario, che quasi sempre i cambiamenti epocali sono il frutto di combinazioni sociali, culturali, economiche: dall’affermazione dei diritti umani il cui tragitto ha attraversato i secoli, all’emancipazione della donna che, assieme alla tutela dei lavoratori e l’affermarsi della stato sociale è coincisa con la rivoluzione industriale.
Il mitizzato ’68 non ha fatto altro che raccogliere i fermenti di una intera generazione  che sentiva la necessità di un profondo cambiamento dei rapporti con la famiglia, con la scuola, e nella società.
Quando i tempi sono maturi e la gente è pronta, le leggi si adeguano.
Nessuna agenda politica ha mai programmato le grandi rivoluzioni sociali.

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