L’uomo
ha “inventato” la famiglia sostanzialmente per trasmettere beni, nozioni,
tradizioni, responsabilità, valori, affetti: un primo nucleo di società incentrato sul reciproco sostegno. Di generazione in generazione il
passaggio di questa cultura è sempre
stato centrale.
Oggi,
rompendo con una collaudata consuetudine, noi intendiamo la famiglia
prevalentemente come luogo di sentimenti e, quando questi non ci soddisfano
più, cerchiamo di sottrarci alle nostre responsabilità. Naturalmente questo
comporta una serie di conflitti e di ricatti, dai quali si esce solo con traumi
drammatici.
Sembra
che non si riesca più a costruire legami che abbiano un significato: siamo
passati dalla famiglia “progetto” alla famiglia “emozione”.
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