venerdì 25 maggio 2012

OLIVETTI M24.


Nel 1985 entrò nella mia azienda una meraviglia tecnologica (per quei tempi) tutta italiana: il PC M24 della Olivetti: sistema operativo MS-DOS, alcuni programmi tra cui word e Lotus 1.2.3, compatibilità totale con gli altri computers. Con queste caratteristiche M24 riuscì a contendere all’IBM il primato sul mercato mondiale dei PC.
Un primato che fu inesorabilmente perso dalla scarsa lungimiranza della politica italiana, e da un management incapace di vedere in questo settore un possibile asse di  sviluppo, facendo della innovazione il proprio punto di forza: al contrario si preferì privilegiare, colpevolmente, imprese già allora obsolete.
L’Olivetti di Ivrea occupava 60.000 dipendenti ora ne restano solo 1.000.
Molti anni e molti computer dopo ho un PC di ultima generazione,  marca giapponese ma sicuramente prodotto in Cina o in Corea:  quello vecchio, “un reperto archeologico di ben cinque anni”, mi ha piantato. Ho chiesto…..ripararlo sarebbe costato più che comprarlo nuovo.
Sono di fronte a questo oggetto sofisticatissimo, pieno di funzioni a me oscure (e probabilmente inutili): come non pensare a quel perduto, italianissimo, M24 e al disfacimento della nostra industria informatica?

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