Nessuno
vorrebbe rinunciare oggi ai vantaggi della “modernità” eppure questa ci causa un senso di disagio,
di disorientamento…
Piccole
vicende di una famiglia che ha gestito dal 1932 una attività commerciale fino a
quando non ha dovuto arrendersi di fronte ad un nuovo modello di sviluppo che,
imponendo le sue regole, ha schiacciato imprese medio- piccole, distruggendo
esercizi famigliari, snaturando sia l’artigianato che le peculiarità locali.
Per
un certo numero di anni questa attività, dopo un inizio difficile, aveva prodotto benessere per tutta la
famiglia, creando, in più, lavoro per diversi dipendenti.
La
“modernità” in Europa ha avuto inizio negli anni ’90 con il trattato di
Maastricht, seguita dalle liberalizzazioni, compresa quella del commercio, ed è
culminata nel 2002 con l’introduzione dell’euro.
Ciò
ha innescato per molte aziende, compresa la nostra, un
meccanismo di agonia: meno soldi, meno investimenti, meno incassi, più debiti, meno personale…
Infine , e in buona compagnia, siamo rimasti in attesa del momento adatto per
chiudere.
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